MezzoSangue all’Arena Puccini di Bologna – Reportage

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MezzoSangue si è esibito sul palco allestito all’Arena Puccini di Bologna per l’ultima sera dell’ottava edizione del festival “Tutto molto bello”.

Domenica 16 settembre MezzoSangue ha avuto l’onere di portare a conclusione il “Tutto molto bello” festival. Per chi non sapesse di cosa si tratta, il “Tutto molto bello” è il primo torneo di calcetto per etichette discografiche organizzato da Sfera Cubica, Modernista e Locomotiv Club. Trentadue squadre, quasi trecento musicisti che si sfidano per affermare il proprio talento, oltre che nella musica, anche in campo sportivo. Diego Armando Maradona, protagonista indiscusso dei recenti Campionati Mondiali di calcio, è stato inoltre scelto come logo\testimonial di questa ottava edizione. In concomitanza all’ vento ludico, si sono tenuti interessanti incontri e presentazioni presso il Baumhas 25\2 su temi di importante rilevanza sociale quali omofobia, bullismo e sessismo.

Per le tre giornate di festival sono stati invitati svariati artisti, appartenenti a paesi e generi musicali differenti. Erano infatti presenti i Coma_Cose, Myss Keta, Bruno Bellissimo, CRLN, il trapper spagnolo Young Beef, i Pop X, i Camillas e – come sopracitato – l’ultima sera è stata interamente riservata a MezzoSangue – con relativa apertura degli OTM – il quale ha potuto così concludere il tour estivo di presentazione del suo nuovo album, “Tree Roots and Crown“, che ha registrato un totale di circa dieci milioni di streaming.

 

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L’MC romano all’Arena Puccini di Bologna ha dimostrato la propria abilità nel saper “tenere il palco”, coinvolgendo in più riprese il pubblico sottostante. Sicuramente degna di nota anche la scenografia preparata in occasione del concerto, con uno studiato gioco di fumo e luci soffuse utili allo spettatore per immedesimarsi maggiormente nell’attitude creata da Mezzo.

Altro elemento insolito ed inusuale – sopratutto per quanto concerne i concerti rap – la presenza di una band di accompagnamento con strumenti assai eterogenei come il violino, la batteria ed il basso elettrico. MezzoSangue si è dunque allontanato dallo schema classico di rapper “showman” rilegato ad un ruolo solista sul palco, conducendo al contrario la serata quasi come frontman di un gruppo rock. Lungimirante anche la scelta, molto apprezzata da parte del pubblico, di non eseguire soltanto brani di “Tree Roots and Crown”, rischiando in questa maniera di “fossilizzarsi” e di conferire alla serata un tono monotono; il rapper di Cinecittà ha infatti premeditato una playlist eterogenea composta da brani attuali e da altri di più remota scansione temporale.

Rasserenante l’elemento giovanile, inteso come fascia d’età prevalente tra il pubblico dell’ Arena Puccini, sintomo di un costante supporto verso uno dei migliori MC del panorama musicale italiano. MezzoSangue non è certamente un artista che può suscitare il gusto di tutti, non rientra nel margine di apprezzamento dell’ascoltatore medio. Il prodotto che egli offre è altamente ragionato e pieno di riferimenti storici, filosofici, politici ed esistenziali. In questo senso la presenza di molti giovani Domenica sera mi ha fatto ben sperare per le sorti future del rap italiano. Evidentemente esiste ancora una marcata fetta di mercato che non si accontenta più della superficialità delle canzoni odierne, ricercando al contrario un significato compiuto all’ interno del testo.

Nella speranza di poter rivedere MezzoSangue alla nona edizione del “Tutto Molto Bello“, trovate qui di seguito il suo ultimo progetto realizzato: