Analisi del testo – “Iron Maiden” di Axos

Iron Maiden Axos

Analizziamo “Iron Maiden” di Axos, brano che ha riscosso notevole successo tra i fan.

Nelle precedenti “puntate” abbiamo analizzato i testi “Vendetta” di Marracash, “La Solitudine” di Rkomi, “Prega per noi” di Achille Lauro e “Lascia Stare” di Fabri Fibra. Oggi continuiamo questa rubrica concentrandoci sull’ultimo singolo di Axos, “Iron Maiden” prodotto dal team 40 di cui fa parte.

Come le scorse volta, se prima ti serve una rinfrescata riguardo alle figure retoriche clicca qui.

Analisi tecnica di “Iron Maiden” di Axos

Partendo ad analizzare lo schema del testo si può notare che è composto da due strofe, due bridge e due ritornelli. I versi terminano i rima o in assonanza e sono presenti anche vari incastri (di rime o assonanze) interni.

Ricercando le figure retoriche possiamo subito percepire moltissime similitudini a inizio traccia (“come Elon”, “come Eron”, “come l’ero”). Queste immagini rendono di forte impatto le prime barre, così come l’analogia imminente “fare il cielo mio, Keplero”. 

Come per la maggior parte dei testi rap, non potevano mancare le metafore. Possiamo evidenziarne una ad esempio nella prima strofa (“Leopardi nel corpo di Casanova“) il cui significato consiste nel fatto che il protagonista in questione ha le abilità liriche e poetiche di Leopardi ma al contempo il fascino di Giacomo Casanova, conosciuto con come “conquistador de mujeres”. Oltre che essere una metafora è anche una personificazione poiché si paragona a due persone illustri ormai defunte. Questa barra inoltre può essere vista anche come un’iperbole per eccesso, dal momento che si rapporta a due personaggi di enorme spessore.

Alla fine del primo componimento di versi vediamo un’allitterazione della lettera “s” (“sono solo le nove, sono solo con me / senza lei, senza sole”).

Nella seconda strofa è presente un ossimoro (“ti viene il terrore del buio ma al sole”) riferendosi al fatto che senza smartphone molte persone si sentono come al buio anche se è giorno. Inoltre è probabilmente una citazione al disco degli Iron Maiden “Fear Of The Dark“.

Subito dopo, invece, vediamo un paradosso (“a scuola stavo insieme agli incompresi / ora mi hanno messo nelle tesi”), infatti è una sorta di rivalsa in quanto (paradossalmente) viene citato nelle tesi d’esame degli alunni ma lui, a suo, tempo non era uno studente modello. Infine, l’ultimo verso contiene una diafora poichè il termine “pesi” è utilizzato prima per definire il peso fisico di una persona e successivamente per indicare l’importanza delle proprie azioni.

Un particolare da affermare è la modalità di scrittura di Axos. Si tratta di una scrittura spesso quasi evocativa, ricca di immagini trascendentali e spirituali (pensiamo a tracce come “Spectrum” o “Black Mamba”). Questo fatto è dovuto molto probabilmente al suo background famigliare, in varie interviste afferma infatti la tradizione “religiosa” dei suoi parenti.

Axos

Analisi contenutistica di “Iron Maiden” di Axos

Come accennato sopra, comprendere interamente la visione di Axos non è semplice, anche per quanto riguarda i suoi testi. A livello lirico è sicuramente invidiabile in quanto riesce a fondere tecnica e contenuto con equilibrio, risultando mai banale.

La traccia inizia con una sorta di presentazione di quello che è o vuole diventare. Attraverso una serie di analogie esprime la sua ambizione chiarendo come “coi se nessuno ha mai fatto un impero”. Il rapper non ama quindi perdersi in chiacchiere ma preferisce entrare in azione. Il suo stato d’animo viene dipinto di nero sottolineando la sua tendenza a rapportarsi a immagini (o)scure piuttosto che chiare e positive. Una questione che ricorre nella maggior parte dei testi di Axos.

Continuando vediamo il suo sogno di rendere la vita dei suoi genitori migliore attraverso il suo lavoro, per poi terminare la prima strofa con una delle parti migliori della canzone, toccando introspettivamente il momento della scrittura dei testi, quando si isola da tutto e tutti restando solo con se stesso.

“Sono solo le nove, sono solo con me,
senza lei, senza sole,
ma Dio sa con quante parole
su una berlina nera vado altrove
dove non sento più cosa pensano le persone”

Nel primo bridge Axos fa notare che quello che noi chiamiamo “odio” è in realtà “paura”, i due termini sono strettamente collegati dal fatto che il primo deriva dal secondo (un soggetto odia qualcosa o qualcuno perchè ne ha paura). Prosegue il componimento con un’altra immagine “buia”: metaforicamente espone che dentro di sè sente un demone che lo comanda e che non si vede esteriormente.

Il ritornello può significare il fatto che amando estremamente la musica si isola e viaggia con la mente fino a raggiungere uno stato di estraniazione.

La seconda strofa comincia col ribadire il concetto che si sente più a suo agio quando scrive o ascolta musica piuttosto che nello stare insieme alle persone. Prosegue col suo pensiero verso la tecnologia e in particolare verso i social network, con una metafora ricercata sottolinea che quando si spegne il cellulare ci sentiamo impauriti e perduti come se fosse buio (anche se magari è pieno pomeriggio).

“Lo vedi, si, quando si spegne l’iPhone
ti viene il terrore del buio ma al sole”

Continua facendo notare all’ascoltatore che, mentre quando andava a scuola non era uno studente modello, ora le sue canzoni vengono messe nelle tesi di maturità dai suoi giovani fan. Conclude il secondo raggruppamento di versi criticando i comportamenti della maggioranza che sono più presi nel risultare piacevoli esteriormente piuttosto che essere persone di carattere e leader (“tu dai più peso a quanto pesi di quanto pesi”).

Il secondo bridge parte con l’esposizione del suo pensiero riguardo ai tatuaggi che per lui sono molto importanti e non si limitano a una funzione prettamente estetica (lo dice anche in questa intervista). Successivamente si proclama estraneo alle gerarchie sociali per le quali la gente comune è come se stesse in fila su una scala (lui “passa sotto“). Questo va anche contro la credenza per la quale passare sotto una scala porta sfortuna, per lui vale il contrario.

Conclude affermando che si sente una persona speciale ma che, alla fine, morirà come qualsiasi altro essere vivente, siccome la morte ci accomuna tutti.

Conclusioni

Axos è certamente un artista difficile, non è immediato come molti suoi colleghi. Anche il fatto che sia uscito da Machete evidenzia quanto non segue le logiche più comode ma quelle che sente.

Mitridate” e “Anima Mea” sono due progetti che dimostrano le sue capacità, ora con quello che sarà il nuovo album deve dimostrare di voler restare sulla scena come protagonista.

Axos

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Grafica di copertina di Matteo Da Fermo.