Lady Leshurr: la pantera nera britannica

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Un viaggio nel mondo di Lady Leshurr, rapper inglese dall’enorme potenziale.

Prosegue la nostra conoscenza di promettenti nuove leve del rap. Dopo Tink, oggi è il turno di Lady Leshurr, nome d’arte di Melesha Ogarro, classe 1989: pur essendo nata e cresciuta come suddito di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra, nelle sue vene scorre sangue caraibico.

La rapper entra in contatto con la musica da piccolissima e pubblica il primo mixtape ancora adolescente. Il suo stile è fortemente influenzato dalla grime music, un genere musicale squisitamente britannico che nasce e si diffonde a Londra tra la fine degli anni ’90 ed i primi ’00. La grime – ricordiamolo – si contraddistingue per effetti e sperimentazioni elettroniche, barre dure e violente, echi dub e dancehall: tutti elementi che potete ritrovare scorrendo la discografia di Lady Leshurr.

Il successo arriva nel 2015 quando, con una serie di freestyles fenomenali, Lady Leshurr diventa virale su Youtube: sto parlando delle sei tracce che compongono “Queen’s Speech”, arricchito da una settima parte lo scorso anno. Melesha sconvolge completamente il senso che, generalmente, si attribuisce al “discorso della Regina” dando vita a brani feroci ma, allo stesso tempo, divertenti in cui la ragazza dimostra le proprie abilità come rapper e come lyricist. Un ascolto non potete negarvelo!

Leshurr è instacabile: pubblica, infatti, nove mixtape in cinque anni, svariati freestyles e quattro EP in sette. L’ultimo, risalente allo scorso anno, è intitolato “Mode“: sei tracce in cui grime, hip hop e musica elettronica si fondono magistralmente per un risultato finale pazzesco!

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Probabilmente, quest’anno potremo ascoltare il suo primo disco ufficiale. Il significato del titolo, “Unstable“, è stato chiarito da Lady Leshurr stessa per il tramite di un tweet:

Dal disco, fino ad ora, sono stati estratti un singolo promozionale (“On The Road“) ed uno ufficiale, “OMW“.

L’ultimo è fortemente influenzato dalla dancehall ed è una traccia abbastanza commerciale ma apprezziamo il suono fresco ed estivo. A tutti i modi, vi rimandiamo agli snippet di due tracce che dovremmo trovare in “Unstable”: “Black Madonna” e “Jackpot“… fire!

Lady Leshurr lavora da indipendente e non ha ancora trovato una label che la sostenga. Per essere più precisi, tuttavia, ricordiamo che è stata contattata da alcune etichette americane tra le quali quella di Cardi B, la Atlantic Records. Quest’ultima – stando a quanto la rapper ha rivelato in un’intervista – le avrebbe offerto del denaro in cambio di una diss track contro Nicki Minaj. Una vera tristezza! Leshurr ha ovviamente rifiutato non solo perché annovera Onika tra le proprio ispirazioni maggiori (insieme a Lil Wayne e Missy Elliott), ma anche per via della cattiva opinione che ha dell’industria musicale: secondo lei, infatti, le etichette sono troppo occupate a mettere le donne le une contro le altre piuttosto di farle emergere e di aiutarle a ritagliare per sé un posto nel rap game.

Che dire, originalità e lingua tagliente non mancano a Lady Leshurr. La rapper ha sempre dimostrato un certo orgoglio per le proprie origini, sottolineando la necessità di salvaguardare le peculiarità dell’UK hip hop, accento in primis: caratteristiche che il rap statunitense dovrebbe riconoscere e rispettare. Che sia destinata a portare nel rap game quel cambiamento che vi abbiamo prospettato come necessario nel nostro articolo sul rap femminile? Staremo a vedere…

“Unstable” is coming.