Travis Scott in versione biblica nel video di “Stop Trying To Be God”

Travis Scott video di Stop Trying To Be God

Travis Scott ha rilasciato il video di “Stop Trying To Be God”, estratto dal suo nuovo album “Astroworld”.

Risale a venerdì scorso la pubblicazione della terza fatica discografica di Travis Scott. Il disco, del quale arriverà presto la nostra recensione, si prepara a debuttare al vertice della Billboard Hot 200 con un bottino di 450-500 mila copie (170-195 mila reali), detronizzando così Drake.

La promozione di “Astroworld” continua ed il rapper ha deciso di rilasciare il video di “Stop Trying To Be God“, prodotta da Travis stesso e Mike Dean (“No Church In The Wild” di Jigga e Mr. West). Alla direzione troviamo il fenomenale Dave Meyers che è riuscito a dar vita ad un video di grande qualità.

Il filo conduttore del filmato segue il tema del singolo: Travis Scott ammonisce sè stesso e tutti gli altri artisti che, forti del proprio successo, credono di potersi sostituire a Dio e dire alle persone comuni come comportarsi. Un chiaro attacco allo stile di vita tanto decantato nella quasi totalità delle tracce rap che sentiamo in questi tempi.

“Smettila di provare ad essere Dio Onnipotente”

Nel video possiamo trovare vari riferimenti ad episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento: Mosè, il roveto ardente, la distruzione di Sodoma e Gomorra, Giovanni il Battista, l’Apocalisse, la morte di Cristo e la Resurrezione.

Le scene ruotano attorno a Travis Scott il quale osa sfidare il Creatore (impersonato da lui stesso), arrogandosi il diritto di dare la morte, di battezzare (quindi, dare la vita – secondo la dottrina cristiana), guidare ed indottrinare gli altri uomini. La risposta del Signore non si fa attendere: furibondo, Egli fulmina Travis con lo sguardo riducendolo in cenere e ponendo fine alla sua superbia, mentre questi semina la morte sul dorso di un mostro alato…

“Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.” (Ap 6, 7-8)

Le ultime due scene del video di “Stop Trying To Be God” sono emblematiche: la prima mostra alcune figure piangere sulla tomba di Travis (probabilmente, un rimando alle donne presenti ai piedi della croce), mentre la seconda una figura angelica (Kylie Jenner) reggere un agnello bianco – simbolo del sacrificio e della resurrezione di Cristo. Nonostante gli errori che ognuno di noi può fare, c’è sempre una possibilità per cambiare e ricominciare da capo.

L’avvertimento di Travis Scott è molto chiaro e il suo pensiero viene rimarcato nel bridge da brividi cantato da James Blake: “Is the complex of the saint/That’s keepin’ you so, so still?” (“è forse il complesso del santo a renderti ancora così?“).

Che dire, gran bel video! Come avrete potuto notare, in altri miei articoli sono sempre stato molto critico nei confronti dei temi banali e scontati trattati da qualunque (t)rapper del momento: argomenti che, a furia di essere celebrati, provocano solo nausea in noi ascoltatori comuni che non potremo mai condurre – se non lontanamente – il loro stile di vita. Se volessimo riassumere l’intero significato del brano e del video in poche parole, non possiamo che richiamare alcune parole di Travis…

“Cause they did not create commandments”

Cosa ne pensate del video di “Stop Trying To Be God”? Vi è piaciuto? Fatecelo sapere nei commenti!