Con “What’s the use?” ci avviciniamo al nuovo album di Mac Miller

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Riviviamo gli ultimi mesi di Mac Miller fino al nuovo singolo, “What’s the use?”, estratto dall’album in uscita.

Siamo nel 2016, circa metà settembre, quando uscì l’ultimo album di Mac Miller – “The Divine Femine” – il primo dall’inizio della relazione tra lui e la cantante pop Ariana Grande, anche se i due collaborarono già nel 2013 nel singolo “The Way“.

L’album è una pietra miliare del rap in amore, ma non secondo la (gran parte) critica che lo stronca con voti sotto la media. Poi arriva il fulmine a ciel sereno: pochi mesi fa Ariana Grande annuncia di essersi lasciata perché non riusciva a sopportare i suoi vizi (Mac Miller è un gran fumatore e spesso parla dei suoi problemi d’alcool avuti ad inizio carriera).

Poche settimane fa, il rapper di Pittsburgh ha rilasciato tre singoli: “Small Worlds”, “Buttons” e “Programs” in cui sembra essere davvero in gran forma, in particolare in quest’ultimo dove dice:

“Tutti quanti vogliono sapere, io non ho niente da dichiarare!”

Qui Mac vuole far capire che non gli interessa quanti o quali rumor girano attorno a lui ed alla sua vita, l’unica cosa che conta è che, a fine giornata, sa perfettamente come stanno le cose. Questa è l’unica cosa che conta per lui.

Poi arriva il primo video, “Self Care”, dove Mac è rinchiuso in una bara con una sola sigaretta, cioè isolato per via dei suoi soliti vizi, e sulla parte superiore c’è un’incisione: “Memento Mori”. Una cosa da accettare, ma non oggi.

Arriva finalmente l’annuncio che i fan aspettavano – “SWIMMING, August 3rd” – seguito dall’ultimo singolo uscito pochi giorni fa, “What’s the use?”. Questa volta non c’è nessun video e possiamo quindi concentrarci di più sul testo del pezzo, rilasciato su Spotify, Apple Music e YouTube. In questo brano parla principalmente di ciò che abbiamo citato prima, riferendosi a chi, in questa pausa dalla sua separazione, se n’è approfittato per tirare fango sul suo nome e sulle sue opere:

“Look how far we came, still they throwin’ dirt on my name. But it never worried my brain”

Qui il rapper classe 1992 ci fa intendere che non si è fatto certo abbattere da tutte le critiche che ha ricevuto in così poco tempo, bensì è andato avanti senza soffermarsi troppo. Un pensiero che non va decisamente sottovalutato…

Alla fine del pezzo si sente un assolo di chitarra, che si è rivelato essere del leggendario chitarrista/bassista Thundercat – noto anche per aver collaborato con altri artisti come Flying Lotus o Kendrick Lamar – ed un’altra voce conosciuta, quella di Snoop Dogg, che però si limita a ripetere parte del ritornello.

Non si può che sperare il meglio per l’ultima fatica di Mac Miller: intanto potete ascoltare “What’s the use?” qua sotto.

Subito dopo questo pezzo è stata rilasciata un’intervista esclusiva per “Beats1”, il podcast radiofonico di Apple Music, dove Mac Miller ha colto l’occasione per spiegare praticamente tutto ciò che è successo negli ultimi due anni, cioè dal rilascio di “The Divine Femine” ad oggi.

Anzitutto, Mac ha spiegato come mollare i social network sia stata per lui un’esperienza formativa:

«Ogni mattina mi svegliavo e la prima cosa che facevo era allungare la mano verso il mio Smartphone per leggere cosa dicevano di me. Più che scorrevo nel feed di Twitter, più che il mio Ego saliva e scendeva da momento a momento. “Sei la miglior persona esistente nella musica” e “FAI SCHIFO!” Si alternavano continuamente, un’esperienza molto forte che mi ha permesso di capire molte cose su me stesso e sugli altri».

Poi ha proseguito, parlando dell’incidente con fermo per guida in stato di ebrezza avuto poco dopo la separazione con la cantante pop americana:

«Mi è servito, davvero. In quel momento il mondo per me si era fermato, ho avuto bisogno di sbatterci la testa per capire qual era il problema. Inizialmente ho temuto il peggio, ma gran parte dei miei amici e dei miei fan hanno pregato per me e lì mi sono reso conto delle meravigliose relazioni che ho con queste persone».

Infine, ha parlato del suo tour in America e delle sessioni di registrazioni per i suoi primi tre singoli del 2018. Potete scoprirli nel dettaglio, buon ascolto!

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