Vnlest1982: quando l’arte grafica fa tornare la musica indietro nel tempo.
Da piccolo ho sempre guardato con paura e fascino i dischi dei miei genitori. I motivi erano essenzialmente due: il terrore derivava dal fatto che non potevo avvicinarmi agli LP, in quanto mia madre e mio padre temevano potessi combinare qualche pasticcio, considerata la delicatezza dei vinili; l’attrazione invece era dettatata dalla curiosità che, come tutti i bambini, avevo: non riuscivo a capire come potesse funzionare tecnicamente un giradischi.
Crescendo ho poi coltivato il mito dei dischi, sia vinili che CD. L’ho fatto in primo luogo perché credo sia stupendo collezionare i dischi con i quali si è cresciuti, in secondo luogo credo anche che sia importante farlo per supportare i propri artisti preferiti ma soprattutto ho sempre guardato con gli stessi occhi pieni di curiosità di quando ero bambino i progetti grafici legati ad ogni prodotto discografico. Ho infatti sempre cercato di comprendere i ragionamenti degli art director volti a dare una dimensione concreta e visiva a qualcosa che non ha queste caratteristiche: la musica.
In questo contesto personale, sono rimasto piacevolmente colpito nello scovare il progetto dell’art director e grafico Nicholas Mottola Jacobsen: Vinyl From Italy Est 1982. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di far indossare le vesti del passato ai singoli della nostra contemporaneità.
Gli artisti tirati in ballo sono davvero molti, da nomi importanti dell’indie come Coez, I Cani, The Giornalisti, Gazzelle, Ex-Otago, Cosmo e Calcutta fino ad una lunghissima schiera di rapper come Ghali, Enzo Dong, Carl Brave x Franco 126, Fabri Fibra, Frah Quintale, Ghemon, Salmo e non solo, senza dimenticare il celebre “anonimo” Liberato. I risultati sono davvero fantastici: al posto vostro farei un giro sul profilo Instagram di Vnlest1982.
