Un libro con: Murubutu

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Qualche settimana fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Murubutu: non ci siamo potuti esimere dal farci consigliare qualche lettura.

Spesso, a scuola, i professori sono percepiti dagli studenti come un’entità troppo lontana da noi, come se parlassero un linguaggio diverso dal nostro. In realtà però, alcuni di loro, sono molto più simili a noi di quanto pensiamo, è il contesto che ci fa distorcere la visione che abbiamo. Ricordo ad esempio che una volta, andando ad assistere all’esame orale di maturità di un mio amico, indossavo la maglietta di Stokka e Madbuddy e il professore di Arte della commissione, a fine esame, mi fermò e si complimentò con me per i miei gusti musicali: rimasi di sasso.

Sono rimasto più o meno sorpreso alla stessa maniera quando, anni fa, scoprii che Murubutu nella vita di tutti giorni era un professore di filosofia. Mi affascinava sapere che una persona così di cultura fosse un rapper ed effettivamente le sue conoscenze erano palpabili nella sua musica.

Per questo motivo, quando qualche settimana fa ho avuto la possibilità di intervistarlo, gli ho rivolto questa domanda:

«Se dovessi scegliere qualche libro da consigliare, di qualsiasi ambito, quali nomineresti?»

Ed ecco la sua risposta:

«Uno di quelli che mi ha formato di più è “Il ventre di Parigi” di Zola, uno dei punti di riferimento del naturalismo francese. Poi ho apprezzato molto anche  le “Novelle Rusticane” di Verga e “Q” di Luther Blissett, che era lo pseudonimo utilizzato dai Wu Ming prima di chiamarsi così.» 


Libri non “facili” di certo, direi. In parte me li aspettavo, proprio per la professione svolta dal rapper, considerando quanto – giustamente – VergaZola siano fondamentali nei percorsi di formazione, universitaria e umana, degli insegnanti e degli amanti della filosofia e della letteratura. Allo stesso modo, i Wu Ming sono uno dei casi letterari più interessanti degli ultimi anni.

Noi siamo rimasti soddisfatti di questa risposta: speriamo sia stato lo stesso per voi, nella speranza che le nuove generazioni inizino ad apprezzare di più la splendida arte della lettura.

Grafica di Matteo Da Fermo.