William Pascal ft. Debbit – Game Over (testo)

William Pascal

Testo del brano “Game Over” di William Pascal ft. Debbit.

Per ascoltare “Game Over” clicca qui.

Questa vita è un videogame
Devi salvare le dame
E spesso per farlo ti devi armare di lame
Con la violenza abbiamo uno strano legame
No stato legale, ppiaco tipo game

È dallo start che ho flow smart pure senza star
Sopra un go-kart col mio clan, I’m da numba one
Qua zero wanna-be, per info select game
Breaker della storia se non vinco spingo reset
Chiedo perdono per il lag, almeno non buggo
Sono già esausto ma col cazzo che mi sottraggo
U wanna a battle? Baro, parto all’attacco
Se ho rime al cubo e in una 8 ne ho 64

Questi scemi fanno i boss
Sono nemici da primo livello, rimo pivello
Finire il gioco è un tour-de-force
Però io vivo di quello è game over
Contro sta combo can’t fuck
Cambia lo sfondo del club e per te è game over
Non c’è più spazio nella memory card
Solo un motivo che fa, game over

Parte, non parte (x2)
Aspetta

Peso le parole sopra una Tanita
Per dirtele tutte serve un’altra vita
Perché quando questa si concluderà
Avremo un bel rapporto col computer,
Ma missione compiute fra? Zero, se non
Cambio registro qui non se move na foja…
Sclero, impreco e parlo co Cristo ma lui me toglie la voja
La noia si veste da morte con scure e cappuccio
Mi sussurra qualcosa di caruccio
Io appiccio lo spliff, il joy-stick and salute y’all
Non sono un G, sono un Pro, tell me GG, good job
Il mio gioco è il rap game, ogni volta che ci gioco è up-grade
Level Up, avversario debellato
Debbit 5 stars, skillato
Flow top co.op assieme a Willy
Perché sta connessione spacca
È rap che scorre e poi si bloc-c-ca
Perché la connessione lagga

Questi scemi fanno i boss
Sono nemici da primo livello, rimo pivello
Finire il gioco è un tour-de-force
Però io vivo di quello è game over
Contro sta combo can’t fuck
Cambia lo sfondo del club e per te è game over
Non c’è più spazio nella memory card
Solo un motivo che fa, game over

Ero un bambino al Game Boy ma me l’han rubato
Insieme alle cartucce e i sogni del passato, poi
Sono cresciuto conservando l’odio verso il ladro
Lo tengo dentro finché esplodo in un campo minato
Lui è tra ste barre e non tra sbarre meritate, in voi
Traspare il fatto che non meditate affatto, noi
Non siamo nerd, siamo supereroi in catene
Giochiamo soli insieme, è il vincolo che ci mantiene
Va bene che poco ci frutta, ma soddisfa
E chi non lo capisce ha poca vista o poco dista
I tuoi sono discorsi per cui vergognarsi
La vita è bella, o almeno quella dei miei personaggi