L’accordo tra Facebook e Universal Music che fa tremare YouTube

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Le due multinazionali hanno firmato un inedito accordo che potrà rivoluzionare le strategie dell’industria musicale.

Poco meno di un mese fa, a fine dicembre, Mark Zuckerberg ha concluso un accordo globale e pluriennale con Universal Music Group. Nello specifico, il proprietario di Facebook ha firmato per ottenere le licenze (di video e di molti altri contenuti) ‒ ufficialmente ed in via esclusiva ‒ dalla casa discografica. L’uso dei contenuti, inoltre, gli sarà permesso anche sulle sue altre due piattaforme, ovvero Instagram e Oculus, oltre a Facebook.

Nel comunicato è stata citata l’espressione “altre esprienze social”, parlando dei contenuti, ma senza specificare cosa. Potranno coinvolgere forse la tanto chiacchierata “realtà virtuale”, contest video o altro.

Le conseguenze riguardano anche i creatori di contenuti in senso più ampio, i quali potranno utilizzare musica targata Universal per personalizzare i propri video, senza il rischio di incorrere nella rimozione per violazione dei diritti, come accade quasi sempre su YouTube.

Non possiamo sapere quali siano state le effettive “spinte” che hanno portato Facebook a firmare questo accordo, se la sua difficoltà ad arginare le violazioni di copyright o una concreta voglia di collaborare con l’etichetta discografica, quello che però possiamo immaginare è un futuro diverso dalle dinamiche a cui siamo abituati.

Michael Nash, vice presidente delle strategie digitali di Universal, a tal proposito ha dichiarato come «Facebook e Universal stanno creando un nuovo modello di collaborazione tra aziende musicali e piattaforme social. Questa partnership è un primo passo importante per dimostrare che l’innovazione è la strada giusta per riconoscere l’equo compenso per gli artisti».

Non secondario il fatto che qualche giorno primo del suddetto accordo, la Universal ha firmato un nuovo accordo globale e pluriennale anche con YouTube, potenziando i precedenti vincoli e rafforzando contemporaneamente anche gli accordi con Spotify. In poche parole Zuckerberg è voluto intervenire in prima persona in questa “partita a scacchi”, avendo ben in mente l’obiettivo che ha più volte dichiarato, quello di far rimanere più tempo possibile gli utenti sulle piattaforme di sua proprietà, nella navigazione web.

Come spesso accade in questi casi, altri dettagli non sono stati svelati, ma i più coraggiosi hanno pronosticato l’avvento di un nuovo sistema di streaming musicale: Facebook Music sarà realtà?

Fonte: Ansa

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