Una storia come tante – Metro Stars

metro stars

I Metro Stars, 11 anni fa, avevano già predetto i drammi di questa generazione

In tempi meno sospetti, esattamente 11 anni fa, usciva un album dal sapore assai particolare. L’esordio dei Metro Stars, collettivo composto da Maxi B e Michel, titolava “Cookies & Milk”. Un lavoro estremamente interessante, con singoli d’impatto come “Corri” e “Dov’è Dio”. Ora, a più di 10 anni, non sono in molti (purtroppo) a riesumare frequentemente queste chicche elogiando la loro passione per il descrivere minuziosamente la cruda realtà e le difficoltà della vita dell’uomo comune, in totale controtendenza con i “supereroi quotidiani” che ci piace pensare di essere. In particolare, la canzone “Storia di Luca” rappresenta uno spaccato della fragilità e della casualità più che causalità delle nostre vite, ponendo l’accento sulla fretta di una generazione che venera la strategia usa e getta applicata ai rapporti sociali. E notate, la canzone è uscita un anno prima dell’arrivo degli smartphone.

“Oggi la gente è pazza, non vuole neanche più impegnarsi a stare un po’ insieme e questa è una storia come tante”

metro stars cookies & milk

Perché tirare in ballo tutto questo?

Per un motivo molto semplice, perché qualche mese fa è uscito l’“European Monitoring Centre for Drugs and drug Addiction” in concomitanza con altri studi di rilievo relativi agli ultimi due anni. Questo report Europeo, come si può facilmente intuire dal titolo, raccoglie numerosissimi dati riguardanti l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti suddivisi anche per nazione. Per lo stesso periodo di riferimento (anche se le pubblicazioni sono leggermente meno recenti) sono stati resi noti dati parecchio contrastanti sull’utilizzo dei contraccettivi. E chi conosce la canzone dei Metro Stars sa bene che questi sono i due tratti principali della Storia di Luca.

Laura e Marco sono due ragazzi che vivono una vita che non hanno scelto, facendo un “lavoro” che non gli piace e lasciandosi andare alle piacevolezze proibite del sabato sera. Marco vive con i suoi genitori ed è un piccolo spacciatore “da parchetto”.

Il sopracitato Report Europeo ha evidenziato che nel 2015, in Italia, ben 61.145 persone hanno commesso reati collegati al mondo della droga (ovvero sia relativi al possesso che allo spaccio). Tutto ciò senza considerare la parte “oscura” della criminalità che non può, per ovvie ragioni, essere inserita nelle fonti ufficiali.

Basta pensare che in Italia un terzo degli adulti (età compresa tra i 15 e i 34 anni) ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella sua vita. Qua si sfonda una porta aperta, in quanto oggi più che mai il dibattito per la legalizzazione delle droghe leggere è all’ordine del giorno nello Stivale, mantenendo in pianta stabile sotto la lente d’ingrandimento questo problema. Anche senza pesare i pro e i contro è facilmente intuibile come l’utilizzo di questa droga leggera sia ormai sdoganato ed, esattamente come una decade fa, in assenza di controlli da parte di un’istituzione dedicata, siano i ragazzi stessi a fare da tramite tra produttore e consumatore, con tutti i rischi che ne conseguono.

Spaccio Italia 2015

Laura è invece una parrucchiera sottopagata che vive da sola. Nella canzone per puro caso i due si incontrano in discoteca e si lasciano andare ad una notte di trasgressione.

“E io? Io sto con loro ma per loro non esisto, io mi chiamo Luca, nove mesi e sarò il loro figlio”

Una notte che i due non potranno scordare.

Un’altra statistica molto importante svela come le gravidanze delle ragazze under 18 siano poche in Italia, infatti ci troviamo al penultimo posto in Europa con alle spalle solo la Svizzera (Corriere Della Sera). Tuttavia l’ISTAT ci svela che le interruzioni volontarie di gravidanza per le donne dai 24 anni in giù sono 21.688 su un totale di 87.369. Ciò significa che il 25% di gravidanze interrotte riguarda giovani donne che spesso hanno al massimo appena finito l’università. In più c’è un nuovo risultato allarmante: la vendita della pillola dei 5 giorni dopo è arrivata a quota 200.507 in dieci mesi (da Gennaio ad Ottobre 2016), mentre nel 2014 ne erano state vendute appena 13.401. Questo incremento è dovuto soprattutto al fatto che è stato eliminato l’obbligo della ricetta per ottenerla. L’utilizzo di 660 pillole al giorno è il segnale che la prevenzione della gravidanza indesiderata, in Italia, non funziona.

Queste dinamiche sociali sono state messe in luce dalle sapienti penne dei Metro Stars – Maxi B e Michel – più di 10 anni fa, quando già erano fortemente radicate tra i giovani, ma appaiono tutt’ora attuali e di monito. Questo serve a ricordarci che per cambiare il modus operandi delle generazioni non bastano fiacche politiche progresso e tantomeno slogan qualunquisti pronunciati da qualche celebrità, occorre impegno per parlare coi giovani… e perché no anche tramite la musica.